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7 febbraio 2022

Yi jin jing Il classico della trasformazione di muscoli e tendini

Antica forma di esercizi per la buona salute che risale alla Cina antica, l’Yijinjing è tutt’ora molto popolare ed ha esercitato un’influenza sia sportiva che comportamentale.

Fa parte della collezione dei Nuovi esercizi di Qigong per la salute redatti dall’Associazione Cinese di Qigong per la Salute.

E’ una pratica caratterizzata da movimenti rilassati, morbidi, armoniosi e pone l’accento sugli arti e gli organi interni, fino all’estensione, la flessione e la rotazione della colonna vertebrale al fine di fortificare la salute, di prevenire le malattie, di allungare la vita.

L’Yijinjing deve essere praticato con una mente rilassata, concentrata sui movimenti del corpo e dello spirito, con una respirazione naturale e dei movimenti che alternano forza e rilassamento, combinando il vuoto e il pieno.

Come in tutte le pratiche di Qi qong è fondamentale condurre l’energia attraverso la combinazione di intenzione(pensiero consapevole ma rilassato) respirazione (consapevole) e movimento (armonioso e fluente).

La pratica dell’Yijinjing è benefica per il sistema respiratorio, per la flessibilità ed elasticità della struttura, l’equilibrio e la forza muscolare. Essa può anche prevenire e contrastare i problemi delle articolazioni, del sistema digestivo, del sistema cardiovascolare e del sistema  nervoso.

 

  • Un pò di storia:

Le sue origini si trovano nel Daoyinshu (metodo di condurre l’energia vitale) della Cina antica. Secondo studi, il Daoyin si è sviluppato a partire dalla danza degli sciamani antichi ed è diventato tra il 770-221 ac. un esercizio praticato regolarmente da persone impegnate per la propria salute. C i sono testimonianze di interesse ancora sotto la dinastia Han tra il 206 ac-220 dc.

L’Yijinjing e il Wushu (arte marziale cinese) del tempio di Shaolin sono stati trasmessi da Bodidharma, monaco indiano arrivato nel 526 al Tempio di Shaolin sul monte Songshan.

Bodidharma è considerato come il fondatore della corrente Chan del buddismo Cinese.

I monaci del tempio Shaolin contribuirono fortemente all’evoluzione dell’Yijinjing.

Poiché come pratica il Chan richiede posizioni sedute e immobili per lungo tempo, i monaci praticavano il Wushu e il Daoyin per sciogliere il corpo dopo la meditazione, ed in realtà esso è un metodo particolare di Wushu che è stato chiamato Yi jin jing e si trasmise in segreto tra i monaci.

Le prime dodici posture dell’Yijinjing sono apparse redatte da Pan Wei, abbastanza recentemente, nel 1858 sotto la dinastia dei Qing (1644-1911).

In generale, l’Yijinjing tradizionale sotto l’influenza della Medicina Tradizionale Cinese attribuisce i suoi principi e le tecniche alla teoria dello Yin e dello Yang e dei cinque elementi.

Nel Qigong per la salute, l’Yijinjing ha ereditato l’essenziale delle dodici posture dell’Yijinjing tradizionale, che combinano la scienza medica e la cultura popolare.

 

  • Il movimento:

Si alternano rilassamento e forza che richiamano unità ponendo l’accento sull’allungamento dei tendini e la flessibilità del corpo. Si tratta di una pratica semplice e facile che richiede una respirazione naturale, l’unione di movimento e respirazione e la conduzione dell’energia vitale con la mente.

I movimenti degli arti e del tronco, coltivano l’intenzione di flessibilità, estensione, rotazione e torsione; avvengono in differenti direzioni e in accordo con le ossa e le articolazioni.

All’estensione di una parte del corpo corrisponde quella dei muscoli, dei tendini e dei legamenti, che attiva la circolazione sanguigna e il metabolismo dei tessuti, rilassa i tessuti, i muscoli, i tendini e i legamenti, rafforza la mobilità delle ossa, delle articolazioni e dei muscoli.

Le dodici posture dell’Yijinjing tradizionale sono state arrangiate al fine di rendere i movimenti più concatenati, più chiari e più flessibili.

La forza richiesta deve essere dolce e flessibile, i muscoli rilassati.

I legami tra le posture sono semplici; durante l’esercizio si emana calma, l’intenzione finale è di raggiungere equilibrio e rilassamento in tutto il corpo.

La spina dorsale, colonna del corpo, composta dalle vertebre, dai legamenti e dal midollo spinale serve d’appoggio al corpo e gioca un ruolo importante nella attività fisica e nella protezione del midollo spinale e delle radici nervose.

La rotazione, la flessione e lo stiramento stimolano il midollo spinale e le radici nervose, rinforzando le loro funzioni di controllo.

I movimenti devono alternare flessibilità e forza.

La decontrazione e la contrazione, la pesantezza e la leggerezza mostrano che esiste una relazione dialettica, una unità nell’opposizione, comparabile a quella tra Yin e Yang, e soprattutto ci mostrano la nostra possibilità più o meno dinamica di indagare i due opposti misurandoci con i nostri limiti per accettarli con morbidezza e fluidità.

Qualche movimento richiede un breve rilassamento dopo un esercizio di forza e al contrario una certa forza è richiesta dopo un esercizio di rilassamento. Quando la flessibilità e la forza sono ben distinte, gli esercizi hanno lo scopo di combinare la fermezza e la dolcezza.

Scopriremo insieme facendoli che la forza non risiede alle estremità del corpo, le braccia ed il capo ma piuttosto nel nostro centro (l’addome) e nelle nostre radici (i piedi e al di sotto di essi)

 

  • Lo spirito

I praticanti non sono obbligati a fissare mentalmente i movimenti o a concentrare l’attenzione su una parte precisa del corpo, perché la mente segue i movimenti che promuovono la circolazione del Qi.

In alcune posture si richiede che la mente ceda il posto all’immaginazione, per esempio le posture come Tre piatti cadono a terra; mostrare gli artigli e le ali; tirare al contrario la coda di nove buoi; e inchino profondo, devono essere accompagnati da una mente rilassata e assai poco concentrata.

Per rilassare, tranquillizzare la mente e coordinare il corpo è richiesta una respirazione naturale, tranquilla, regolare, senza affanno nè interruzioni. Una respirazione rumorosa, prolungata e affannosa tende a suscitareinquietudine, a disturbare l’equilibrio e a perturbare la coordinazione dei movimenti.

I movimenti dovranno essere forti e morbidi senza esagerazione, perché una forza eccessiva può causare dei movimenti rigidi e scomodi e anche influenzare la respirazione e la mente. Ma una morbidezza eccessiva provoca la mollezza e degli effetti negativi.

 

Le 12 posture e loro nomenclatura:

  1. WEI TUO OFFRE IL PESTELLO I

Questa postura migliora il sistema nervoso, rettifica l’umore del praticante, attiva la circolazione sanguigna e vince la fatica.

 WEI TUO OFFRE IL PESTELLO II

Questa postura permette di rinforzare i muscoli di spalle e braccia e di migliorare la mobilità articolare a livello delle spalle. 

  1. WEI TUO OFFRE IL PESTELLO III

Questo esercizio può regolare il Qi dei Tre Riscaldatori sollevando gli arti superiori ed i talloni, mobilizzare il Qi nei Tre Riscaldatori, nelle mani e nei piedi e nei cinque organi.

Migliora la mobilità articolare delle spalle, rinforza i muscoli degli arti, attiva la circolazione in generale.

  1. COGLIERE DELLE STELLE / RAGGIUNGERE LE STELLE

L’esercizio rinforza/favorisce la mobilità della nuca, delle spalle e della cintura.

    5. TIRARE INDIETRO LA CODA DI NOVE BUOI

La coordinazione dei movimenti può migliorare la circolazione sanguigna, e accrescere la forza e la mobilità dei muscoli dei quattro arti.

  1. MOSTRARE GLI ARTIGLI E SCHIERARE LE ALI

I movimenti delle braccia, delle mani, delle spalle e del petto aiutano a rinforzare i muscoli del petto del dorso e degli arti superiori.

  1. NOVE DIAVOLI TIRANO FUORI LA SPADA DAL FODERO

L’esercizio rinforza i muscoli della nuca, delle spalle, della vita e del dorso, e migliora la mobilità delle articolazioni.

  1. TRE VASSOI CADONO A TERRA

Questi movimenti rinforzano la mobilità della vita, del ventre e degli arti inferiori, fortificano il Qi nel Dantian e tonificano i reni.

  1. IL DRAGO NERO TENDE LE SUE ZAMPE

L’esercizio rinforza la mobilità dei muscoli dei fianchi e degli arti inferiori. 

  1. LA TIGRE AFFAMATA SI GETTA SULLA PREDA

L’esercizio migliora la mobilità dei muscoli del dorso e delle gambe, e tonifica i

reni e le gambe.

  1. PROFONDO INCHINO

La flessione e l’estensione della testa, della nuca, del petto, dei fianchi, delle vertebre sacrali, aiutano a rinforzare la funzione del meridiano Dumai del dorso, a mobilizzare l’energia Yang del corpo e fortificare la salute.

L’esercizio rinforza la mobilità dei fianchi, del dorso e degli arti inferiori, e tonifica i reni e le gambe. Dare dei colpetti sulla nuca con gli indici, aiuta a rinfrescare il cervello, a rinforzare l’acuità uditiva e a dissipare la fatica cerebrale.

  1. DIMENARE LA CODA

L’esercizio rinforza i muscoli dei fianchi e del dorso, migliora la mobilità delle

articolazioni e dei muscoli della spina dorsale.

 

Buona pratica, insieme!

La giada e il vento